Il Consiglio regionale della Calabria deve approvare, nell’ultima seduta utile prima dello scioglimento conseguente alla morte del presidente Jole Santelli, la legge sulla doppia preferenza di genere, se no sarà il Governo a farlo con i poteri sostitutivi. Lo ha detto ieri il ministro delle Pari Opportunità, Elena Bonetti, intervenendo a SkyTg24. “C’è ancora una seduta utile -ha detto il ministro- speriamo che la doppia preferenza di genere sia approvata, altrimenti sarà il Governo a intervenire com’è avvenuto per altre Regioni”. Da segnalare anche l’iniziativa di alcuni deputati dem. “Nella giornata di martedì, coi colleghi Enza Bruno Bossio, Antonio Viscomi, Susanna Cenni, Chiara Gribaudo, Debora Serracchiani, Lucia Ciampi, Laura Boldrini e Angela Schirò, abbiamo presentato un’interrogazione al Presidente del Consiglio e ai ministri per gli Affari Regionali per le Pari Opportunità in relazione alla legge elettorale della Regione Calabria”, ha annunciato il deputato dem Stefano Ceccanti, capogruppo Pd in commissione Affari Costituzionali della Camera. “Essa -prosegue Ceccanti- infatti non ha ancora recepito né il principio della doppia preferenza di genere né quello del tetto del sessanta per cento dei candidati del medesimo genere che sono vincolanti per le leggi elettorali regionali, come il governo ha già fatto valere con un decreto nel caso della Regione Puglia”. “E’ compito del Governo -ha concluso il deputato dem- intervenire in prima istanza perché il Consiglio Regionale, pur in regime di prorogatio, adegui la normativa elettorale (come è del tutto legittimo e opportuno secondo la giurisprudenza costituzionale) e, in caso di inerzia, procedere con decreto-legge, come già fatto con la Puglia e come promesso accettando un preciso ordine del giorno durante la conversione di quel decreto”.
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