“E’ fin troppo evidente che la Calabria in queste settimane sia sotto un vero e proprio attacco criminale ambientale al quale dobbiamo necessariamente, tutti insieme, rispondere nella maniera più opportuna facendo squadra. I diversi incendi che hanno interessato gli impianti di trattamento o stoccaggio di rifiuti, a Siderno come a Motta San Giovanni, a San Gregorio d’Ippona come a San Giovanni in Fiore, a Corigliano-Rossano così come quello di lunedì a Squillace, non possono essere considerati una mera casualità. E’ per questo che stiamo preparando, anche su input dell’assessore regionale all’Ambiente Sergio de Caprio, un nuovo piano operativo per fronteggiare le emergenze ambientali, con uno sguardo che sia non solo più ampio dal punto di vista territoriale, coinvolgendo le diverse professionalità della nostra agenzia indipendentemente dai loro dipartimenti di appartenenza, ma anche multidisciplinare”. E’ quanto dichiara il direttore generale dell’Arpacal, Domenico Pappaterra, in merito agli ultimi roghi che hanno interessato alcuni impianti di trattamento o stoccaggio di rifiuti in Calabria nei quali l’agenzia ambientale calabrese è intervenuta prontamente per dare il suo supporto tecnico- scientifico alle autorità che sul posto hanno provveduto a contenere e spegnere gli incendi. “Nell’ultimo incendio che si è verificato lunedì pomeriggio a Squillace, come per gli altri eventi criminali-ambientali l’Arpacal -si legge in una nota- è stata subito chiamata in causa dai Vigili del fuoco ed è intervenuta con il tecnico Francesco Iuliano del servizio tematico Aria del dipartimento provinciale di Catanzaro, diretto da Francesco Nicolace. Rapportandosi con il comandate dei Vigili del fuoco che stava coordinando le operazioni di spegnimento dell’incendio, Iuliano ha fornito indicazioni al sindaco di Squillace, Pasquale Muccari, per l’emanazione dell’ordinanza verbale di emergenza ai cittadini”.
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