ROSARNO. Un uomo, Antonio Pupo, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco la notte scorsa in un agguato a Rosarno. Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, l’uomo si trovava nei pressi del campo sportivo della cittadina della Piana quando è stato avvicinato da uno o più sicari che hanno fatto fuoco. Soccorso e trasportato in ospedale a Gioia Tauro, Pupo vi è giunto cadavere e i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Sull’omicidio indagano i carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro e della Tenenza di Rosarno con il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi.
Assieme Antonio Pupo, l’uomo di 44 anni ucciso nella notte a Rosarno, nell’agguato c’era anche il figlio Michele di 18 anni che è rimasto ferito in modo grave. Il ragazzo, infatti, dal pronto soccorso di Gioia Tauro è stato trasferito d’urgenza nell’ospedale di Catanzaro. Antonio Pupo, che da quanto si è potuto appurare non ha precedenti penali, era un dipendente del Porto di Gioia Tauro. Alla base del fatto di sangue potrebbe esserci una lite scoppiata tra più persone, poi degenerata.
I carabinieri che indagano sull’omicidio di Antonio Pupo, l’operaio del porto di Gioia Tauro ucciso a Rosarno, sarebbero sulle tracce di una persona che potrebbe avere avuto un ruolo nell’assassinio dell’uomo. Nella sparatoria è rimasto coinvolto anche il figlio diciottenne della vittima, ferito in modo grave e ricoverato in ospedale a Catanzaro. L’ autore dell’omicidio di Pupo e del ferimento del figli, in base ai primi accertamenti, avrebbe fatto fuoco con una pistola. Il fatto di sangue è avvenuto nelle vicinanze dell’abitazione della vittima, a poca distanza anche dal Municipio di Rosarno.
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