“Le previsioni catastrofiche sul Pil nel 2020, di meno 11,2%, impongono delle precise linee di intervento non più rinviabili. E’ vero che la ripresa deve investire l’intero Paese, ma è altrettanto evidente che, per colpare un gap di tale rilevanza e rilanciare l’Italia, occorre puntare sul Mezzogiorno”. Lo afferma Nicola Carè, deputato di Italia Viva.
“Il Sud Italia – precisa – dispone di innumerevoli risorse rimaste ancora inespresse soprattutto a causa di un deficit infrastrutturale evidente. Purtroppo in passato, la lenta e farraginosa macchina burocratica e gli interessi economici predominanti in altre aree del Paese, non hanno tenuto nella giusta considerazione le straordinarie risorse di cui dispongono il Mezzogiorno e regioni di incredibile bellezza come la Calabria. Sono, infatti, mancati i grandi interventi infrastrutturali, fondamentali per lo sviluppo sociale e soprattutto economico del Mezzogiorno, creando una evidente disparità tra Nord e Sud del Paese. In poche parole l’Italia ha viaggiato a due velocità. Oggi, tale condizione non è più accettabile e sostenibile. Affidare la crescita del Pil a poche Regioni costituirebbe una visione miope e poco lungimirante. Ancor di più in tale contesto, generato da una crisi legata all’emergenza sanitaria, non si può rinunciare al fondamentale apporto del Mezzogiorno e della Calabria che vanta una patrimonio culturale, storico e paesaggistico di impareggiabile valenza. E’ arrivato il momento – continua Carè – di invertire la tendenza e di portare a compimento, in tempi certi e determinati, tutti quegli interventi infrastrutturali previsti dal decreto ‘Semplificazione’ a cominciare dall’alta velocità ferroviaria, insieme a tutte quelle altre misure fondamentali per migliorare la viabilità interna, la sicurezza e, così, favorire la mobilità dei cittadini e gli investimenti sul territorio, in Calabria come nelle altre regioni del Mezzogiorno”.
redazione@giornaledicalabria.it