CATANZARO. Catanzaro è fra i pochi capoluoghi di regione italiani dove i canoni di locazione sono cresciuti (+4,5%) nei primi nove mesi del 2014. A registrare questa tendenza è il rapporto sulle locazioni 2014 realizzato da “Solo affitti”, il franchising immobiliare specializzato nella locazione con il supporto scientifico di Nomisma. “Nel capoluogo calabrese – spiega un comunicato – i prezzi d’affitto sono aumentati per tutte le tipologie di immobili, dai trilocali (+5,6%) ai monolocali (+5%), dai quadrilocali (+3,9%) fino ai bifocali (+3,7%). In un panorama nazionale di arretramento contenuto (-1,6%) dei canoni d’affitto ci sono ancora città che registrano decrementi sostenuti proseguendo la caduta generale dei due anni precedenti (2012 e 2013). Le flessioni maggiori sono state a Bari (-9,8%), Venezia-Mestre (-7,7%), Perugia (-5,6%), Roma (-5,5%) e Potenza (-5%). Nel segno della stabilizzazione gli affitti a Trieste (-2,6%), Cagliari (-2,4%) e Aosta (-1,9%). In risalita i canoni a Milano (+6,7% per effetto dell’Expo). Situazione quasi invariata a Campobasso (-0,5%) e Palermo (+1%)”. Secondo il rapporto sulle locazioni 2014 di Solo Affitti, Catanzaro è uno dei capoluoghi di regione dove costa meno prendere casa in affitto: in città bastano 379 euro, quasi 130 in meno rispetto ai 507 della media nazionale. “Un trend – è scritto – che si conferma sia per le abitazioni con garage (423 contro 562 euro in Italia) che per quelle arredate (431 contro 545 euro). Gli alloggi in affitto più economici si trovano a Perugia (363 euro), Potenza (399 euro), Campobasso (401 euro) e Genova (430 euro). Milano e Roma si confermano le città più care, rispettivamente con 894 e 827 euro, seguite da Firenze (624 euro), Venezia (554 euro), Napoli (514 euro) e Bologna (509 euro). I catanzaresi – prosegue la nota – hanno iniziato a utilizzare il canone concordato: nel 2014 in città sono stati stipulati 25 nuovi contratti su 100 con questa tipologia contrattuale che lo scorso anno non era mai stata presa in considerazione. Fra le città italiane dove il canone concordato è stato impiegato di più nel 2014 ci sono Bologna (prima in Italia con più di 8 nuovi contratti su 10), Genova e Trieste (70% ciascuno), Roma (69%), Venezia-Mestre (64%) e Torino (60%). Il contratto a canone concordato può essere stipulato con agevolazioni solo nei comuni delle 11 aree metropolitane, nei comuni capoluogo di provincia e nei comuni ad alta densità abitativa. La locazione ha una durata minima di 3 anni, al termine dei quali, se non c’è disdetta, si rinnova automaticamente per altri due”. A Catanzaro, inoltre, la maggior parte dei contratti è siglata con canone libero 4+4 (35% del totale) e transitori (32,5%) mentre sono poco impiegati sia il comodato d’uso (5%) e il completamente libero (2,5%). Fra i capoluoghi di regione italiani Catanzaro è uno di quelli che fanno registrare la percentuale maggiore di gruppi di 2 o più persone che condividono un appartamento (27,5% del totale, secondo solo a Bologna con il 50%). A cercare casa in affitto a Catanzaro sono soprattutto coppie senza figli (30% del totale) che si orientano su trilocali (33,8% delle richieste) e bilocali (31,9%) specialmente nelle zone di pregio, semi-centrali e in periferia. Numerose anche le coppie con figli (22,5% del totale) e i single in affitto (20%). Catanzaro è la città dove occorre meno tempo per trovare casa in affitto: 1,5 mesi e primato nazionale davanti a Firenze (1,7 mesi), Cagliari e Ancona (1,9 ciascuno). I catanzaresi impiegano più tempo per cercare appartamenti in periferia (2,3 mesi), meno nelle zone di pregio, in centro e semicentro (1,3 mesi ciascuno. Fra le città dove, invece, la ricerca è mediamente più lunga ci sono Venezia-Mestre (4 mesi), Genova (3,8 mesi), Napoli e Palermo (3,3 mesi). I cittadini di catanzaro,inoltre, sono fra i locatari che resistono meno nello stesso appartamento con una media di 19 mesi contro i 25,4 a livello nazionale. I cagliaritani sono gli inquilini più insofferenti (12 mesi) seguiti da baresi (15 mesi), perugini (18 mesi) e palermitani (20 mesi) mentre i locatari più fedeli sono trentini (48 mesi), napoletani e aostani (36 mesi ciascuno), potentini e milanesi (30 mesi ciascuno). A Catanzaro la maggior parte degli inquilini prende casa in affitto come abitazione “principale” (35% del totale contro una media italiana del 50,3%). Numerosi anche gli studenti fuori sede (35%, oltre 10 punti percentuali in più della media nazionale di 22,9%) mentre sono meno rappresentati i lavoratori in trasferta (20% a fronte di un dato nazionale di 25,1%) e pochi i turisti che scelgono la locazione (7,5% superiore alla media italiana dello 0,9%).