FIRENZE. I militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di firenze – Gico – hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro e di confisca di beni mobili ed immobili per un valore complessivo 1,2 milioni di euro nei confronti di un calabrese 50enne, domiciliato in Altopascio (Lucca), ritenuto vicino alla ‘ndrina dei “Facchineri” di Cittanova. La misura cautelare patrimoniale antimafia è stata emessa dal Tribunale di Lucca su proposta della Dda presso la Procura della Repubblica di Firenze, sostituto procuratore Ettore Squillace Greco, diretta dal procuratore Giuseppe Creazzo. Sottoposti a sequestro 3 fabbricati (1 villino, 1 civile abitazione ed 1 garage) e 2 terreni ubicati in provincia di Lucca nonchè un’autovettura di lusso. Il provvedimento colpisce il vertice dell’organizzazione, nei cui confronti è stata applicata anche la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per reati associativi di grave intensità, soprattutto sul versante della disponibilità di risorse finanziarie di una pericolosa propaggine della famiglia di ‘ndrangheta dei ‘Facchinerì operante sul territorio toscano. La confisca si inserisce nelle attività d’indagine svolte dalle fiamme gialle fiorentine, coordinate dal sostituto procuratore Ettore Squillace Greco) che nel 2013 hanno portato all’arresto di 12 persone affiliate ad un sodalizio criminale di origine calabrese operante nella zona della lucchesia, legato alla famiglia di ‘ndrangheta dei ‘Facchinerì, dedito al traffico di sostanze stupefacenti a livello nazionale. Le successive indagini sulle disponibilità patrimoniali dei componenti del clan hanno permesso di individuare un ingente patrimonio finanziario ed immobiliare gestito dai vertici dell’organizzazione (a fronte di dichiarazioni dei redditi “irrisorie” negli ultimi 10 anni) ed intestato a terze persone.