CATANZARO. Giovanni Merante e Giulia Brutto sono stati nominati dal sindaco Sergio Abramo nuovi assessori della giunta comunale di Catanzaro. Prenderanno il posto di Giuseppe Vitale e Luigi La Rosa. Merante si occuperà di Mobilità e trasporti, Brutto della Gestione del Territorio. La comunicazione è stata fatta in aula dal sindaco in avvio di seduta del Consiglio comunale. L’assemblea presieduta da Ivan Cardamone, prendendo spunto dell’integrazione della giunta, ha sviluppato un ampio dibattito politico al quale hanno preso parte i consiglieri: Mario Camerino che ha motivato il suo passaggio nel gruppo misto, Marco Polimeni, Carlo Nisticò, Antonio Giglio, Roberto Rizza che ha annunciato il passaggio al gruppo misto e l’interesse per il progetto politico che fa capo a Matteo Salvini, Sabatino Ventura, Rosario Lostumbo, Domenico Tallini, Vincenzo Capellupo, Domenico Iaconantonio, Giulio Elia, Roberto Guerriero e Rosario Mancuso. L’aula ha poi approvato i verbali delle sedute e preso atto delle comunicazioni del Presidente che ha illustrato la composizione dei nuovi gruppi dopo i vari passaggi politici di alcuni consiglieri. La nuova geografia dell’aula risulta così composta: Catanzaro da Vivere: Marco Polimeni (Capogruppo) e Agazio Praticò. Forza Italia: Domenico Tallini (Capogruppo), Ivan Cardamone, Antonio Corsi, Agostino Caroleo, Andrea Amendola e Luigi Levato. Catanzaro con Abramo: Eugenio Riccio (Capogruppo), Tommaso Brutto, Francesco Galante, Rosario Lostumbo e Carlo Nisticò. Partito democratico: Lorenzo Costa (Capogruppo), Vincenzo Capellupo, Francesco Passafaro e Nicola Ventura. Il bene in comune: Rosario Mancuso (Capogruppo), Giuseppe Celi e Mauro Notarangelo. Psi-Pse: Antonio Giglio (Capogruppo), Roberto Mercurio, Vincenzo Mercurio. Italia dei Valori: Domenico Iaconantonio. Gruppo misto: Giulio Elia (Capogruppo), Mario Camerino, Domenico Concolino, Oreste Cosentino, Sergio Costanzo, Manuel Laudadio, Francesco Leone e Roberto Rizza. Infine, il Consiglio, ha approvato a maggioranza quindici pratiche di debiti fuori bilancio derivanti da sentenze del Giudice di pace relative a contenziosi tra privati e Comune e precedenti e le comunicazioni del Presidente.