“A fronte di annunci di difficile applicazione, ancora oggi, dopo l’emergenza Covid-19, la piccola pesca artigianale calabrese ha molte difficoltà a ripartire: è a terra, in tutti i sensi. La mancanza di strumenti a sostegno – dichiara Salvatore Martilotti, presidente del Comitato Pescatori Calabria – sta contribuendo ad accentuare la crisi e tanti piccoli pescatori artigianali sono ancora impossibilitati a ripartire, anzi si sta rischiando un disastro occupazionale ed economico e, ancora più grave, si rischia di intaccare l’identità, la storia, un patrimonio socio-economico e culturale delle nostre Comunità costiere. La piccola pesca regionale sconta gli effetti di una crisi che viene da lontano, ma anche dal mancato decollo di strumenti a sostegno come il varo un “Piano pesca straordinario” con contributi come ha fatto la vicina Regione Campania, insieme al mancato decollo della legge regionale di settore (L.R. n.27/2004). Gli effetti della crisi rischiano di colpire i sistemi di pesca considerati più sostenibili e che da sempre si reggono su una filiera a miglio zero. “Si tratta di piccole imprese a conduzione familiare, già indebolite da un mancato ricambio generazionale e da scarsi investimenti strutturali”. Più volte abbiamo chiesto di incentivare il consumo del “prodotto ittico locale” con iniziative da parte dei Comuni costieri con “strutture provvisorie” da utilizzare come “mercatini ittici al consumo” gestiti dai pescatori stessi, ma nulla è stato fatto. Tuttavia siccome è fondamentale cercare di ripartire è importante dialogare con le Istituzioni regionali e locali. Dialogare e confrontarsi diventa fondamentale, soprattutto, per organizzare la ripartenza dopo la grave emergenza. Al momento, tuttavia, avvertiamo un pò di confusione sulle opportunità per il settore pesca annunciate dalla Regione. Sono interventi importanti, ma diretti ad altri segmenti dell’economia ittica per il notevole impegno sia dell’investimento che del cofinanziamento. Una cosa è certa: per le difficoltà a ripartire i piccoli pescatori artigianali sono fuori dal bando sulla commercializzazione a trasformazione. Al contrario se la Regione avesse fatto decollare la legge di settore (L.R. n.27/2004), rifinanziandola, si poteva fare affidamento all’agenzia per il credito. Ed è probabile che la piccola pesca artigianale, utilizzando il credito dedicato, poteva pensare ad un investimento per “innovare e diversificare l’attività”.