REGGIO CALABRIA. Il tribunale di Reggio Calabria, sciogliendo la riserva presa nel corso dell’udienza del 25 febbraio scorso, ha revocato a Chiara Rizzo la prescrizione imposta dal gip di non uscire dall’abitazione “dalle 20 alle 8”. Lo rende noto uno dei suoi legali, l’avv. Bonaventura Candido. La difesa, afferma il legale, “manifesta soddisfazione per l’accoglimento di una richiesta in precedenza rigettata dal gip”. La richiesta era stata avanzata nel corso della prima udienza del processo nel quale la Rizzo è imputata di procurata inosservanza della pena e di aver tentato di schermare il patrimonio familiare del marito, l’ex deputato di Fi Amedeo Matacena, latitante a Dubai dopo la condanna definitiva a tre anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Insieme a lei viene processato Martino Politi, uno dei più stretti collaboratori di Matacena. In un altro processo, invece, sono imputati l’ex ministro Claudio Scajola, accusato di inosservanza della pena di Matacena, e la segretaria di quest’ultimo Maria Grazia Fiordalisi.