Sit-in di protesta, mercoledì mattina, davanti all’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, degli operatori del settore turistico della Calabria aderenti a Federnoleggio, Assoviaggi, Movimento autonomo delle
Agenzie di viaggio, Federagit e Fiavet. La manifestazione è stata organizzata per contestare le linee guida annunciate dal governo sulla “fase 2”, che, secondo i manifestanti, “non tengono in considerazione le esigenze del comparto, oggi letteralmente in ginocchio a causa degli effetti del blocco per il coronavirus”. Gli addetti del settore turistico – tour operator, noleggiatori di mezzi, guide e accompagnatorichiedono, in particolare, uno sgravio totale dei tributi fino a fine anno, l’adozione di criteri di calcolo dei contributi a fondo perduto “più pertinenti al sistema di fatturazione” (annuale/12) e basato su almeno un trimestre (marzo, aprile, maggio), “il prolungamento degli ammortizzatori sociali fino al 31 dicembre 2020”, il recupero delle accise per i bus turistici, e infine “l’aumento del fondo per il turismo da 25 milioni a 750 milioni”. I manifestanti inoltre sollecitano interventi della Regione, tra cui l’estensione del fondo previsto dal bando “Lavora Calabria” e un maggiore coinvolgimento dell’intera filiera del turismo nelle strategie di marketing e di promozione del settore. La protesta degli operatori del comparto turistico è stata scandita dalla sfilata di alcuni bus, da cori e da striscioni.
GUARDA IL VIDEO DI RTC