Sospendere i protesti dei titoli di credito fino al 31 dicembre. Lo chiede Domenico Furgiuele, deputato della Lega, lamentando un’eccessiva discrezionalità concessa agli istituti di credito e ai notai nell’interpretazione della relativa norma contenuta nel Decreto Liquidità. Furgiuele ha presentato
un ordine del giorno che, spiega, “vuole impegnare il governo a colmare una lacuna che le precedenti misure governative non hanno ancora considerato con le dovute attenzione e sensibilità, nonostante su questa materia siano arrivati contributi e appelli da più parti. Questa settimana abbiamo proposto con le stesse ragioni un emendamento a mia prima firma con la sospensione dei protesti fino al
31 dicembre, che il governo ha precluso, senza peraltro dare giusta motivazione, e poi ha deciso di approvare un emendamento del collega del Pd con sospensione dei protesti fino al 31 agosto”. Per Furgiuele “era tarda ed inutile la data del 30 di aprile ed è poca cosa la data del 31 di agosto che è praticamente dopodoman”. Secondo il parlamentare leghista occorrono “più chiarezza e controllo
perché alcune banche ed alcuni notai tra il mese di marzo e di aprile hanno mandato in protesto migliaia di titoli di credito gettando nella disperazione intere famiglie”.
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