«La metro leggera che dovrebbe collegare Cosenza, Rende e l’Unical non si farà». Ne dà notizia l’eurodeputata Laura Ferrara che a inizio aprile aveva interrogato la Commissione europea sulla possibilità di rimodulare i fondi su altre priorità anche alla luce dell’emergenza corona virus. «I ritardi sul progetto – spiega Ferrara – hanno costretto l’autorità di gestione del Por Calabria a comunicare alla Ce la volontà di ritirare il grande progetto metrotranvia Cosenza-Rende-Università della Calabria. Lo scrive la stessa Commissione europea in risposta alla mia ultima interrogazione prioritaria sul tema.
“L’importo complessivo – dice Ferrara citando il testo della risposta – previsto dal programma operativo regionale della Calabria 2014-2020 a sostegno della realizzazione del progetto Metrotranvia è pari a 160 milioni di Euro. Alla fine di febbraio 2020 l’autorità di gestione ha comunicato alla Commissione in forma scritta che i costi stimati sono aumentati di ulteriori 60 milioni di Euro. Tale aumento mette in discussione la redditività economica del progetto sulla base delle valutazioni effettuate nel 2012. L’autorità di gestione ha inoltre comunicato che l’attuazione del progetto sta risentendo di gravi ritardi e che intende ritirarlo”. «Rispetto a questa notizia – commenta Ferrara – c’è la soddisfazione di aver vinto una battaglia nella quale il M5S ha affiancato tantissimi cittadini, esercenti e comitati, circa l’insostenibilità economica e ambientale, di un’opera che avrebbe sventrato due città. Sin dall’inizio ci siamo opposti e abbiamo invitato i vari governi regionali a dirottare i fondi previsti per la realizzazione della metro verso progetti di mobilità sostenibile e di sviluppo reale per le aree interessate”.
redazione@giornaledicalabria.it