Adesso si possono attivare gli oneri di servizio pubblico per garantire la continuità territoriale per gli aeroporti calabresi. La Calabria deve avere le stesse possibilità della sicilia e della Sardegna.
Per lo scalo dello stretto sono disponibili 3 milioni di euro per la continuità territoriale e 3 milioni e 800 mila euro di fondi Pac per nuove rotte, mentre per Crotone 2.938 mln oltre alle risorse previste per Lamezia. La giunta regionale e l’assessore ai trasporti si sveglino dal torpore. si attivino anche la deputazione calabrese e la citta’ metropolitana. meno propaganda piu’ fatti”. Lo si legge in un documento della Filt-Cgil Calabria.
“Lo avevamo chiesto pubblicamente lo scorso ottobre – scrive il sindacato – a Regione Calabria, Comune e Città Metropolitana di Reggio Calabria, ancor prima che il Covid-19 prendesse il sopravvento nel nostro paese. Riproponiamo adesso, a maggior ragione alla luce del decreto rilancio, l’attivazione degli oneri di servizio pubblico attraverso finanziamenti utili a garantire la continuità territoriale che si palesano come l’unico strumento da attuare nell’immediato per far ripartire il trasporto aereo in Calabria e per garantire la mobilità ai residenti Reggio Calabria e della sua provincia, oltre a rafforzare le necessità dello scalo di Crotone”.
La Filt fa rilevare che “il decreto rilancio ha previsto lo stanziamento di un fondo di 3 miliardi di euro destinato e finalizzato alla costituzione della new.co della futura Alitalia attraverso la partecipazione del ministero dell’Economia al capitale sociale della società.
Ma non solo – è scritto – la stessa compagnia potrà garantire contratti di servizio della durata di 5 anni da stipulare con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e con il Ministero dello sviluppo economico, ai fini della prestazione di servizi pubblici essenziali di rilevanza sociale e nell’ottica della continuità territoriale”.
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