Lettere al Giornale di Calabria
Riceviamo e pubblichiamo letter di Ugl Calabria al presidente della Regione Santelli sulla fase di ripartenza dopo l’emergenza:
“Dal 18 maggio si apre la Fase 2 e la Calabria del Lavoro ,dei cittadini e della società civile può ripartire e guardare, con ottimismo al futuro se pur non sottovalutando la paventata riproposizione di una nuova ” ondata di ritorno “, che a detta di tanti scienziati potrebbe avvenire in autunno. Ciò impone alla nostra Regione, considerato che risultiamo essere agli ultimi posti in tema di strutture sanitarie e tecnologiche, che si debba DA SUBITO, organizzarsi e strutturarsi, “reclutando” per tempo le necessarie professionalità occorrenti in materia scientifica e medica, per non farci trovare impreparati.
Noi, dirigenti regionali dell’UGL proponiamo la creazione di un Covid Center, prendendo esempio dalla Regione Marche, che abbia anche la caratteristica di essere polifunzionale, con figure professionali reclutate attraverso un bando pubblico, con modalità corrette e trasparenti . La location potrebbe essere ubicata presso il Campus Universitario di Catanzaro o in qualche struttura abbandonata o da recuperare. A tal proposito e, come risulta da una interrogazione inviata in questi giorni all’attenzione del Presidente del Consiglio Regionale, si potrebbero utilizzare parte delle somme che da anni risultano ferme e destinate all’edilizia sanitaria e all’acquisto di nuove tecnologie. Potrebbero altresì essere utilizzati i fondi europei (MES) qualora il Governo decidesse di aderire.
La pandemia, ancora in atto, ci dà l’occasione e l’opportunità, di recuperare parte del terreno perso nella sanità pubblica calabrese, che da sempre ci vede costretti a emigrare in strutture del nord Italia per farci curare, considerato che si sono depauperate le strutture portanti regionali sanitarie per favorire, in molti casi, interessi di privati, peraltro foraggiati da politici intrallazzatori.
Si corra ai ripari e si investa sulla ricerca, si è svuotato nel tempo il CNR di Piano Lago, un fiore all’occhiello nella ricerca in Neurologica, Fisiologia Molecolare ecc. che ha visto negli anni la decurtazione sistematica delle somme ad esso destinate dalla Regione, ma che l’Asp ha trasferito verso strutture private( si interroghi, in merito) la politica di infimo livello). Nulla in contrario verso l’utilizzo delle strutture private, se non ledono il diritto della Sanità pubblica e la Ricerca, che riteniamo siano altra cosa e di fondamentale importanza. Occorre, a nostro avviso, creare una stretta collaborazione con gli atenei della Calabria e con gli Enti di Ricerca e con esse sviluppare sistemi innovativi in materia tecno-scientifico, avvalendosi di risorse intellettuali, altamente qualificate, che, erroneamente, non consideriamo appieno, ma che tante soddisfazioni in questi anni ci hanno dato nel campo del la ricerca . Sarebbe opportuno costituire una rete regionale con associazioni di medici , ricercatori ed operatori sanitari, che riteniamo essere le “sentinelle” sanitarie sul territorio, (basti osservare il ruolo evidenziato dagli stessi nel centro- nord dell’Italia), dotandoli di sistemi informativi con i quali possano interagire tra di loro, per scambi di informazioni su tutto il territorio regionale da trasferire per eventuali allert alle ASP; abilitarli alla richiesta di tamponi e prove sierologiche e quant’altro sia ritenuto necessario a monitorare l’emergenza epidemiologica Covid-19 ed il decorso nella nostra Regione. Noi, dirigenti sindacali dell’Unione Generale del Lavoro della Calabria, su questi ed altri temi siamo pronti a dialogare e confrontarci ,per il riscatto dell’intera Calabria”.
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