L’ordinanza della Regione Calabria resta ancora al centro dello scontro con il governo. “Il Dipartimento per gli Affari regionali precisa che la richiesta del Governo nel ricorso e
nelle successive note di replica è stata di avere un provvedimento monocratico immediato a tutela
della salute dei lavoratori e dei cittadini calabresi. L’Avvocatura dello Stato, a fronte della prospettata volontà del Presidente del Tar Calabria di rimettere la decisione ad un’udienza collegiale, ha rinunciato ai termini a difesa solo ed esclusivamente per avere un’udienza il prima
possibile, ossia già il 9 maggio”. Così il Dipartimento per gli Affari Regionali. “Resta, infatti, semmai
aggravata, la preoccupazione e l’esigenza di avere una pronuncia cautelare urgentissima a salvaguardia della pubblica e privata incolumità”, conclude la nota del Dipartimento
per gli Affari Regionali e le Autonomie. Intanto il governatore dell’Emilia Romagna Bonaccini
annuncia che “se tutto andrà come ci auguriamo, i tempi previsti, ad esempio il 1 giugno per bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti, potranno essere anticipati”. “Stiamo lavorando con il governo sull’ipotesi di poter avere un anticipo sulle riaperture rispetto alla data del 18 maggio”, ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia. “Potrebbe essere l’occasione -ha proseguito- di dare
competenze in maniera differenziata alle Regioni sui propri territori. Se siamo responsabili della
salute dei cittadini, è altrettanto giusto che il presidente di una Regione possa decidere se aprire”.
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