Sono state 450 le pattuglie del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cosenza impegnate nei controlli del fine settimana di Pasqua. Un dispositivo imponente e capillare messo in atto dai militari del colonnello Piero Sutera, che ha visto l’impiego di oltre 900 militari, tra cui un contingente del 14° Battaglione Carabinieri Calabria e diverse unità del Gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza, un elicottero e alcuni droni. Moltissime le persone sanzionate perché trovati in giro senza un valido motivo. Si va da una coppia di amanti che amoreggiava tra le campagne ad un giovane che voleva andare per forza a gustare l’uovo di Pasqua nell’abitazione dalla fidanzata; ma c’era anche chi, alle tre del pomeriggio di Pasqua, cercava un “supermercato aperto” per spese urgenti o chi, già recidivo alla violazione delle prescrizioni della quarantena, scoperto per l’ennesima volta in strada dai militari di Rogliano, ha inveito contro di loro ingiuriandoli ripetutamente; emblematico il caso di una mamma, a Corigliano Rossano, che, sanzionata dai militari durante un posto di blocco, ha perso le staffe andando in escandescenza e, dopo aver ingiuriato e minacciato di morte gli agenti, si è allontanata a piedi lasciando sul posto l’auto con a bordo la figlia minore. E solo la paziente capacità di mediazione e dialogo dei Carabinieri ha evitato che la situazione potesse sfuggire di mano. Complice la bella giornata di sole, e nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria legata al coronavirus, dieci persone sono state denunciate e multate, sulla costa tirrenica cosentina dopo essere state sorprese sulla spiaggia. Le persone sanzionate, nel corso dei controlli dei carabinieri della compagnia di Scalea, dei carabinieri forestali di Orsomarso-Scalea, della Guardia di finanza e degli agenti delle polizie locali, sono state sorprese nel tratto di costa da Tortora a Bonifati. Tra le persone sulla spiaggia a prendere il sole c’era anche un uomo agli arresti domiciliari.