“Il Governo sta pensando di includere nell’elenco dei servizi essenziali altre attività produttive che, pertanto, saranno obbligate a garantire la continuità della loro operatività. La Uil Calabria è già attiva sul territorio regionale sui luoghi di lavoro, per capire se esistano casi in cui si verificano situazioni che vedono le lavoratrici e i lavoratori sprovvisti dei Dpi”. E’ quanto afferma, in una nota, Santo Biondo, segretario generale della Uil calabrese. “Rispetto a questi datori di lavoro, che insistono in un atteggiamento irresponsabile – prosegue Biondo – penso che sia necessario fare la voce grossa e proclamare lo sciopero. La priorità è la salute, la sicurezza e la tranquillità delle lavoratrici e dei lavoratori calabresi. Non vi potrà essere in Calabria, una ripresa economica se non ci sarà una riposta forte e decisa all’emergenza sanitaria. In questa tragedia umanitaria, che sta interessando tutto il territorio nazionale, un fatto è certo: la battaglia contro Covid-19 bisogna giocarla e vincerla sui tempi e sulla capacità di prevenire il contagio ed evitare che lo stesso si propaghi senza controllo. Purtroppo, ciò è evidente nel dramma che sta vivendo soprattutto la Lombardia. E per ridurre la possibilità di conteggio in assenza dei vaccini – conclude Biondo – l’unico rimedio è la quarantena”.
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