“Immediata sospensione” della riforma del Welfare approvata dalla precedente Giunta regionale: a richiederla è l’Anci Calabria in una lettera indirizzata alla presidente della Regione, Jole Santelli. Lo rende noto il vicepresidente vicario dell’Anci Calabria di Anci Calabria, Francesco Candia, secondo il quale l’associazione dei Comuni calabresi ha “accolto sollecitazioni in tal senso da parte dei sindaci capi ambito dei distretti socio-assistenziali della Calabria”. L’Anci Calabria, inoltre, ricorda che la riforma del Welfare di cui si chiede la sospensione “ha subìto l’annullamento in sede di contenzioso giurisdizionale a seguito di impugnativa, così come la recente riformulazione risulta gravata da analoga azione da parte del Comune di Catanzaro e di strutture del terzo settore. Sostanzialmente – osserva l’associazione che rappresenta i Comuni calabresi – i motivi di lamentela da parte del mondo dei Comuni è legato ai maggiori oneri che la nuova organizzazione fa ricadere su di essi con presumibili effetti dissestanti per le finanze comunali e conseguente inefficacia dei servizi medesimi. È inaccettabile che la Regione possa derogare all’obbligo di copertura finanziaria sul proprio bilancio, ponendo in capo ai Comuni le spese che – evidenzia l’Anci Calabria – potrebbero trovare persino il bilancio regionale incapiente per insufficienza di fondi o mancati trasferimenti da parte dello Stato”.
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