Infrastrutture, occupazione, crescita del sistema produttivo, sanità, ambiente e lotta alla ‘ndrangheta. Sono queste le priorità che il segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, indica al neo presidente della Regione, Jole Santelli. “Riteniamo – dice Biondo – che il presidente e le forze politiche che compongono la nuova maggioranza debbano accelerare i tempi per la formazione della squadra. Siamo già in forte ritardo, considerato che è passato molto tempo dalla proclamazione degli eletti. Lo stallo non fa bene alla Calabria, non è funzionale alle sue esigenze e la regione deve essere governata. Va riconosciuta al presidente Santelli – continua Biondo – la bontà delle prime scelte, con la nomina del colonnello Sergio de Caprio (il “Capitano Ultimo”, ndr) ad assessore all’Ambiente e dell’astrofisica Sandra Savaglio all’Istruzione e alla ricerca, personalità di indubbio spessore etico e morale. Ambente e ricerca sono settori importanti per la calabria. L’ambiente è una grande risorsa calabrese, nella quale purtroppo si registrano infiltrazioni della ‘ndrangheta e la presenza di De Caprio è rassicurante per la sua esperienza nella lotta contro la criminalità organizzata. C’è un emergenza che riguarda l’igiene urbana, occorre porre mano alla gestione dell’acqua e della depurazione. Sandra Savaglio è una calabrese illustre – continua – e ci auguriamo che possa lavorare proficuamente, perché è fondamentale il rapporto fra il sistema formativo, l’università e la ricerca ed il sistema produttivo. Lo scarso dialogo fra questi settori – sostiene il segretario della Uil calabrese – non ha contribuito alla crescita produttiva della Calabria. Ritengo, quindi, che questa sia una legislatura di responsabilità per la Calabria data la condizione della regione”. A parere di Biondo, “vanno individuate senza giri di parole alcune priorità”. Il segretario della Uil Calabria ne indica alcune. “Uno dei temi – dice – è la messa in campo di politiche del lavoro per i giovani calabresi e non solo. E’ arrivato il momento di dire basta al precariato nella pubblica amministrazione, utile solo a una certa politica per guadagnare consensi clientelari. Serve quindi la stabilizzazione di figure come gli Lsu e gli Lpu, attraverso concorsi sia per assunzioni alla Regione sia negli enti locali. Questo darebbe ai giovani la possiblità di adoperarsi per l’efficientamento della macchina amministrativa, dunque occorre aprire la stagione dei concorsi pubblici”.
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