A circa un anno dal lancio del Progetto Nocciola Italia è stato siglato il primo contratto di filiera della Calabria. Lo rende noto la Cia-Agricoltori italiani. “L’accordo – spiega un comunicato – è stato sottoscritto tra Ferrero Hazelnut Company e la società Kalnut s.r.l. rappresentante della Rete di imprese “Calabria in Guscio” che a oggi raggruppa 30 soci con attività che vanno dall’allevamento alle coltivazioni cerealicole, a cui ha presenziato Cia-Agricoltori Italiani della Calabria. Un passo importante – si evidenzia – che sancisce l’avvio di una collaborazione che ha già visto nascere i primi impianti di nocciolo in Calabria, con l’obiettivo di raggiungere entro il 2023 una superficie di 500 ettari di nuove piantagioni sul territorio regionale. “Attraverso il modello di crescita del Progetto Nocciola Italia, – spiega la confederazione agricola – si intendono creare le condizioni per una concreta opportunità di diversificazione, riconversione e valorizzazione di ampie superfici del nostro territorio”. Il progetto si articola su alcuni princìpi cardine: garantire ai produttori, in un’ottica di lungo periodo, un impegno all’acquisto della materia prima nocciola; mettere a disposizione strumenti tecnologici per la gestione integrata e moderna delle piantagioni; impegno nel creare una nuova filiera corilicola italiana seguendo i principi della tracciabilità e sostenibilità delle produzioni; mettere a disposizione le competenze di Ferrero e di importanti istituti di ricerca, in analisi“pedo-climatiche” per facilitare l’individuazione di aree idonee alla coltivazione del nocciolo; costruire attività di formazione per i tecnici coinvolti nel Progetto, mediante seminari dedicati alla corretta gestione dei noccioleti. “È un accordo vantaggioso per gli agricoltori – hanno dichiarato il presidente Podella e l’amministratore della Kalnut, Mario Caligiuri – ai quali viene riconosciuta una giusta remunerazione per il loro lavoro e la garanzia all’acquisto in un’ottica di lunga durata. Siamo sicuri che saranno in molti a volere entrare nella rete d’impresa non appena comprese le condizioni contrattuali vantaggiose. Inoltre la tracciabilità e sostenibilità sono caratteristiche fondamentali per la valorizzazione delle produzioni di un’agricoltura che guarda al futuro”.