VIBO VALENTIA. I 44 lavoratori dello stabilimento della Marenostro, azienda ittica attiva nella lavorazione del tonno, ubicata nella frazione di Portosalvo di Vibo Valentia e che dal mese di aprile 2014 non ricevono più la stipendio e sono rimasti senza materia prima (il tonno) da lavorare, hanno inviato stamane una lettera aperta al presidente della giunta regionale della Calabria Mario Oliverio. I lavoratori hanno in particolare chiesto ad Oliverio di “prendere a cuore la condizione di estremo disagio in cui versano i dipendenti con le rispettive famiglie, considerato che ormai da quasi un anno sono rimasti senza lavoro e senza stipendio”. I lavoratori esortano quindi Oliverio a condividere il loro dramma, anche in considerazione del fatto che ormai molti di loro per far fronte alle necessità della vita quotidiana “si sono visti costretti a vendere le cose più care e finanche le fedi nuziali”. I dipendenti Marenostro auspicano inoltre che ci sia “un cambio nella guida e nella gestione dell’azienda” attualmente in mano all’imprenditore vibonese Vincenzo Ceravolo. Nei mesi scorsi i lavoratori avevano presentato un esposto alla Procura di Vibo Valentia chiedendo ai magistrati di far luce su tutti i finanziamenti pubblici ricevuti dallo stabilimento che anni addietro ha rilevato la Nostromo.