“A Sartano, popolosa frazione di Torano Castello, domani ci sarà un evento destinato a restare nella storia della comunità locale e a diventare un esempio di prevenzione per l’intero Paese. In mattinata inizieranno infatti i lavori di demolizione del vecchio, pericoloso edificio elementare e la costruzione, nello stesso spazio, del nuovo moderno, antisismico e sicuro plesso scolastico per la Scuola Primaria e dell’Infanzia. E’ la prima scuola che in Italia viene demolita e ricostruita per il rischio sismico”. Lo rende noto il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che questa importante opera, per il suo piccolo paese (Corbelli è nativo di Sartano), ha fortemente voluto e per la cui realizzazione e demolizione del vecchio plesso si è molto battuto in questi anni (con una serie di iniziative e denunce sulla stampa locale) riuscendo tre anni fa, nel settembre 2016, a far chiudere definitivamente il fatiscente, rischioso antico edificio, per salvaguardare l’incolumità degli oltre 120 bambini e del personale scolastico che vi lavora. Corbelli aveva, nell’agosto del 2016, investito del problema personalmente il Governatore Oliverio, che – spiega – era prontamente intervenuto garantendo il suo sostegno per il finanziamento della nuova struttura. E così è stato, grazie all’accorpamento di alcuni mutui. Un milione e 300mila euro il finanziamento complessivo concesso dalla Regione e dal Ministero delle Infrastrutture. “Ricordo che il vecchio, pericoloso edificio – prosegue Corbelli – è stato costruito oltre 50 anni fa con calce e tufi, con una lunga e larga campata sospesa nel vuoto senza alcun appoggio! Solo per un miracolo non è in questi anni crollato! Sartano, non va mai dimenticato, si trova infatti nella Media Valle del Crati, una delle zone a più forte rischio sismico d’Italia. Il nuovo plesso, entro quest’anno, sarà ultimato e consegnato alla comunità sartanese, che da sempre l’auspicava e aspettava. E’ il più bel regalo che si potesse fare per i bambini di oggi e quelli del futuro che non avranno più il terrore di quel vecchio pericolante edificio”.
redazione@giornaledicalabria.it