“A memoria, né mio padre nè io, ricordiamo una situazione così disastrosa per quanto riguarda l’olio di oliva che rimane invenduto e il cui prezzo, sia per extravergine che per il cosiddetto lampante, è in caduta libera anzi per quest’ultimo non c’è assolutamente mercato”. Cosi esordisce Stefano Bivone presidente provinciale della Coldiretti di Reggio Calabria e imprenditore olivicolo commentando, nel pieno della campagna olearia, la situazione dell’oro verde che sta mettendo in ginocchio la produzione regionale, proprio nell’annata della ripresa sia per quantità che per qualità con una produzione che in Calabria si attesta tra 40 e 45mila tonnellate di olio, il doppio rispetto a quella precedente quasi tutta ottima in termini di qualità con olive sane. “Vi è delusione e rabbia, i depositi sono pieni e non c’è mercato e l’Evo – prosegue – spunta un prezzo di appena 3,20 € al kg. che non copre nemmeno i costi di produzione. Molti produttori preferiscono non raccogliere le olive e questo sta incidendo molto in termini occupazionali oltre a causare un ristagno in generale dell’economia e del reddito delle famiglie. Basta pensare – aggiunge Bivone – che gli olivicoltori quando vanno al frantoio per molire le olive preferiscono pagare in natura con lo stesso olio prodotto e non con i soldi liquidi”.
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