“Saremo presenti in massa a Roma per rivendicare maggiore attenzione su alcuni temi che riteniamo vitali per garantire occupazione e crescita alla nostra regione”. Lo dice il segretario generale della Cisl Calabria, Tonino Russo, a proposito delle iniziative promosse unitariamente dalle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil che partiranno da domani (10 dicembre) a Roma e proseguiranno poi il 12 e il 17 dicembre prossimo sempre nella Capitale a Piazza Santi Apostoli. Si tratta, spiega una nota, “di manifestazioni a tema di cui la prima avrà come punto centrale il Mezzogiorno, la crescita, le infrastrutture e l’occupazione. Proprio per organizzare al meglio la partecipazione alla settimana della mobilitazione unitaria, la Cisl ha convocato un esecutivo regionale che si è svolto nella sede lametina dell’organizzazione. “Noi riteniamo necessario – sottolinea Russo – che il governo garantisca fin da subito il varo di alcune misure a favore della Calabria per tutelare i livelli occupazionali e i servizi sul territorio. Misure che dovrebbero essere previste già all’interno della manovra finanziaria che si appresta ad approvare”. Per il segretario generale della Cisl Calabria, “è necessario prevedere 50 milioni di euro in Finanziaria per coprire la storicizzazione della spesa legata agli ex Lsu-Lpu”. Lavoratori che stanno permettendo – afferma Russo – a diverse amministrazioni locali di garantire servizi essenziali ai cittadini. Non vorremmo che si creassero tensioni simili a quelle avvenute lo scorso anno e che, a causa di continui rinvii, hanno fatto scattare situazioni delicate sotto il profilo dell’ordine pubblico. Chiediamo anche che siano preventivati nella manovra 40 milioni per completare la copertura per il 2020 dell’attività di tutela del territorio svolta dai forestali. È paradossale – sottolinea a questo proposito Russo – che da un lato l’esecutivo nazionale parli di prevenzione dai rischi idrogeologici e poi invece tagli risorse destinate a quella categoria che in Calabria svolge quel ruolo”.
Russo ribadisce “la necessità di superare il precariato dilagante nella pubblica amministrazione. È fondamentale da un verso che si deroghi la norma prevista della Madia e nel contempo si avvino tutte le azioni per stabilizzare quel personale e si facciano partire i concorsi per coprire quelle postazioni lasciate libere dal blocco del turn over e da quota 100”.
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