Il consigliere regionale Giuseppe Pedà chiede al governatore Mario Oliverio di compiere una “moral suasion” in occasione del suo incontro con l’imprenditore napoletano Aponte affinché siano riassorbiti i 46 ex dipendenti della Mct di Gioia Tauro licenziati nel 2017 e ancora in Agenzia interinale. “Una persuasione morale autorevole”, dice Pedà, “per sollecitare l’avvio di procedure finalizzate a un rapido riassorbimento a favore di quanti, da troppo tempo ormai, si trovano nel limbo dei sussidi e che, invece, chiedono esclusivamente di poter riprendere a lavorare per assicurare alle proprie famiglie un’esistenza libera e dignitosa. Pedà ha scritto una lettera al presidente della Giunta regionale in occasione dell’incontro istituzionale programmato per domani con l’imprenditore Gianluigi Aponte, in visita al porto di Gioia Tauro. La questione posta dall’esponente politico al governatore riguarda i 46 ex dipendenti di MedcenterContainer Terminal, la società che gestisce lo scalo di transhipment di Gioia Tauro, “messi alla porta – dice – insieme ad oltre 300 colleghi, con il licenziamento collettivo del luglio 2017; collocati nell’Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e la riqualificazione professionale e lì rimasti, a distanza di ben 28 mesi dalla sua istituzione, a differenza di coloro che invece hanno promosso e vinto le vertenze legali per il reintegro”.
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