“Saluto con fiducia l’accordo raggiunto nella conferenza Stato-Regioni in merito all’autonomia differenziata: appare più che opportuno il percorso delineato dal ministro PD Boccia per la presentazione di un disegno di legge quadro alla luce del sole, aperto alla discussione parlamentare. È evidente il cambio radicale rispetto all’accelerazione al buio che volevano imprimere alcune regioni del nord, con l’assenso del precedente Governo”. È quanto afferma Mimmo Bevacqua, consigliere regionale e componente della Direzione nazionale Pd. “Sia chiaro, questo – prosegue – non significa che il metodo porti automaticamente a scelte adeguate: sono due anni che mi batto contro gli egoismi scriteriati che troppi nascondono dietro la battaglia regionalista. Bisogna restare vigili e tutti i rappresentati istituzionali delle regioni meridionali devono pretendere l’equità formale e sostanziale dei territori che rappresentano. Vedremo adesso gli sviluppi e, soprattutto, non accetteremo nessun regionalismo differenziato senza la preliminare definizione dei Livelli essenziali prestazioni, del Fondo perequativo, della perequazione infrastrutturale e dello sganciamento dei fabbisogni standard dal gettito attuale. Non accetteremo che si faccia una fotografia della situazione attuale e la si cristallizzi per legge”. “Quel che è certo, però – conclude Bevacqua – è che stavolta Salvini non si potrà nascondere dietro un dito: non potrà continuare a dire una cosa a Treviso e il contrario a Lamezia”.
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