“L’acqua è una risorsa primaria, un bene pubblico ed inalienabile la cui gestione non può essere affidata ai privati. Sono sempre stato un grande sostenitore di questa tesi, tant’è che da presidente della Provincia di Cosenza fui in prima fila nella battaglia per il referendum contro la privatizzazione del servizio idrico”. Lo ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio, intervenendo a Zagarise alla presentazione del progetto di raddoppio dell’acquedotto “Alto Simeri” che alimenta i Comuni di Albi, Zagarise, Soveria Simeri, Taverna, Sorbo Pentone, Sellia, Magisano, Simeri Crichi e Fossato Serralta. Presenti, oltre al Commissario regionale Sorical Luigi Incarnato e al direttore generale del dipartimento Lavori pubblici della Regione Domenico Pallaria, anche sindaci e amministratori locali. L’acquedotto, costruito dal “Consorzio Albi ed uniti” negli anni ‘30, è scritto in una nota, “ha subito investimenti importanti dalla Cassa per il Mezzogiorno e poi è stato trasferito alla Regione che, a distanza di 50 anni, attraverso la Sorical, investirà 2,5 milioni per potenziare la portata e consentire una maggiore disponibilità del ‘prezioso liquido’ per tutti i cittadini del comprensorio”. “La gestione pubblica di questa risorsa – ha detto Oliverio – implica un grande sforzo organizzativo e, per questo, dopo aver approvato la legge per la definizione dell’Autorità Idrica della Calabria, che affida ai Comuni la gestione, stiamo lavorando perché il soggetto unico abilitato alla gestione sia interamente pubblico, al contrario di quanto è avvenuto fino ad oggi in cui Sorical ha agito come società mista pubblico-privato.
redazione@giornaledicalabria.it