Questa mattina, presso la Casa Circondariale “U.Caridi” di Catanzaro, hanno preso il via gli incontri “In carcere contro la violenza di genere” organizzati dalla Commissione regionale per le pari opportunità in occasione della giornata internazionale del 25 novembre. All’evento formativo hanno preso parte: la presidente della Commissione dott.ssa Cinzia Nava; la Consigliera di Parità della Provincia di Catanzaro, avv. prof. Elena Morano Cinque, pure componente della Commissione Regionale per le pari opportunità, e la Direttrice del Carcere di Catanzaro dott.ssa Angela Paravati. Per l’occasione la sala teatro del Carcere era gremita di detenuti di ogni età e provenienza, già sapientemente informati sulla delicata tematica dagli operatori ed educatori interni.
La Direttrice Paravati ha introdotto i lavori, ringraziando gli organismi di parità presenti per aver pensato a questa pregevole iniziativa in occasione della giornata internazionale contro la violenza di genere e spiegando che, durante gli anni della sua direzione, la tematica è stata spesso affrontata all’interno del carcere. La presidente Nava ha porto i saluti istituzionali, spiegando brevemente i compiti della Commissione Regionale per le pari opportunità e concentrandosi sul valore del rispetto dell’altro sesso e sulla funzione rieducativa della pena. Ha preso, quindi, la parola l’avv. Morano Cinque la quale, anzitutto si è complimentata con la Direttrice Paravati per l’ottimo lavoro da sempre compiuto nell’ottica della vera rieducazione che fa del Carcere di Catanzaro un’avanguardia. Di seguito, la Consigliera ha relazionato ai detenuti presenti, tutti attentissimi e sinceramente interessati, sulla tematica dell’identità di genere, sui valori del rispetto dell’altro, quindi sul fenomeno della violenza di genere, sulle sue diverse forme, molteplici cause e strazianti effetti. E’ seguito un dibattito molto partecipato, sincero, spontaneo, molto ricco di sentimenti e di contenuti ad opera dei detenuti che, ad uno ad uno, hanno voluto prendere la parola ed interloquire con le esperte.
“E’ stato per me davvero emozionante” – ha dichiarato l’avv. Morano Cinque – “Sono abituata da anni a parlare in pubblico a professionisti, piuttosto che agli alunni delle scuole, ma era la prima volta che parlavo a dei soggetti ristretti in regime carcerario. Era mio intento non effettuare una relazione distaccata e fredda, ma volevo entrare in empatia, in sintonia con l’uditorio. Ho capito di esserci riuscita sia quando i detenuti si sono alzati in piedi per applaudirmi a conclusione del mio intervento, sia soprattutto quando li ho sentiti parlare delle loro esperienze, dei loro sogni, delle loro famiglie, degli sbagli che loro hanno commesso ma che faranno di tutto perché non vengano replicati dai loro figli. Uno di loro, in particolare, mi ha sinceramente commosso, quando mi ha detto che io non avevo trasmesso semplicemente dei messaggi, ma avevo scosso le loro coscienze!!. E’ stato per me il più bel complimento che potessi ricevere!! Questi sono gli incentivi che da anni ci fanno andare avanti nel nostro lavoro, nelle nostre battaglie per l’affermazione delle pari opportunità, senza remunerazioni economiche ma ripagate da tante soddisfazioni morali che spesso valgono molto di più”
A conclusione dell’evento – che è stato il primo di una sorta di “tour” che porterà la Commissione Regionale per le pari opportunità nelle varie Case di detenzione della Calabria – la Direttrice Paravati e tutti i detenuti presenti hanno inteso fare dono alla Commissione di una “bambola” molto significativa realizzata nel loro laboratorio di cucito, che rappresenta una donna divisa a metà tra la bellezza della spensieratezza e lo sfregio del volto insanguinato dalla violenza, tra i vestiti della normalità e la nudità del dolore.
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