«Con l’approssimarsi delle festività natalizie, si guarda con apprensione, ancora una volta, alle difficoltà del nostro aeroporto. Tra le tante domande che possiamo farci, una ne emerge in maniera drammatica: come è possibile che un biglietto aereo per tornare in Calabria a Natale arrivi a costare ben oltre i 600 euro? Come si può lucrare sulla necessità di vivere, almeno poche volte l’anno, la dimensione familiare?». L’arcivescovo di Reggio Calabria–Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, interviene con queste parole sul tema della mobilità invocando “parità di diritti anche per i cittadini dello Stretto”. Già nel gennaio 2017, Morosini indirizzò una lettera alle massime cariche dello Stato per sollevare le difficoltà stagnanti in cui versava l’aeroporto “Tito Minniti” ricevendo, peraltro, la risposta del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del tempo, Graziano Delrio. Arrivarono rassicurazioni che, però, oggi – spiega – non trovano un effettivo riscontro rispetto all’attività dello scalo. «Ciclicamente, poi, si torna a parlare dell’emergenza legata all’Aeroporto dello Stretto e al suo mancato decollo. Un’emergenza, però, non può essere perenne. Cambiano gli attori politici, cambiano le società di gestione, ma lo scalo di Reggio Calabria continua ad avere difficoltà che sembrano insormontabili. Perché?».
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