“Lunedì 11 novembre non parteciperemo al Consiglio comunale con all’ordine del giorno la dichiarazione di dissesto finanziario. Il nostro messaggio è chiaro: il primo cittadino di Cosenza deve andare a casa”. Lo comunicano i gruppi d’opposizione al Comune di Cosenza. “Ai cosentini – si legge in un documento – deve essere data la possibilità di votare e scegliere il nuovo sindaco e un’amministrazione che chiuda definitivamente questa parentesi buia per la città di Cosenza. Oggi abbiamo l’opportunità di farlo. Ecco perché lunedì non saremo presenti in Aula. L’obiettivo? Non assicurare il numero legale sulla pratica del dissesto finanziario, causando lo scioglimento immediato del Consiglio comunale. È un’opportunità prevista dalla legge – si sottolinea – che non può non raccogliere chiunque voglia prendere le distanze, in maniera inequivocabile, da questa fallimentare esperienza amministrativa. Solo così si potrà subito voltare pagina su questo fallimento contabile e amministrativo targato Occhiuto”. Secondo l’opposizione “Cosenza è l’unica città capoluogo della Calabria a non crescere: dal 2011 ha subito un brusco arresto del processo di crescita e il numero dei residenti continua a diminuire. Oggi la fine del cosiddetto “Modello Cosenza” è evidente. Un modello che – è scritto – si è dimostrato capace di produrre debiti, di abbandonare nel degrado più assoluto i quartieri popolari, di lasciare una città senza servizi, senza acqua e con il sistema dei trasporti nel caos. Questa nostra presa di posizione serve anche a fare chiarezza davanti all’opinione pubblica e per far emergere chi, con un atteggiamento furbesco, ha tenuto la stampella a questa amministrazione ricevendo in cambio favoritismi e prebende. Oggi ci vengono segnalati tentativi poco ortodossi da parte dell’amministrazione comunale per condizionare la presenza dei consiglieri e ottenere il numero legale in Aula. Non approvando la pratica del dissesto finanziario si va verso la decadenza immediata”.
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