Sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte del ragazzo ivoriano di 22 anni, il cui cadavere è stato trovato nel pomeriggio di mercoledì 6 novembre, a Rosarno, in Contrada Bosco, a seguito di una segnalazione pervenuta al 112, dai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro. Il corpo era in un terreno agricolo adibito ad agrumeto. Il giovane bracciante era domiciliato nella tendopoli ministeriale di San Ferdinando ed impiegato nella raccolta stagionale degli agrumi. I primi accertamenti condotti dal personale sanitario del 118 e dal medico legale intervenuto sul posto hanno consentito di escludere la presenza di segni di violenza sul corpo tali da far ritenere che il giovane possa essere rimasto vittima di un omicidio. Nel frattempo il sostituto procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi Daniele Scarpino ha disposto l’esame autoptico della salma al fine di poter stabilire l’esatta causa del decesso. I Carabinieri, già dal pomeriggio di mercoledì, avevano ascoltato alcuni testimoni per poter ricostruire dettagliatamente l’esatta dinamica della morte e gli ultimi momenti di vita della vittima.
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