Sedici richieste di rinvio a giudizio sono state chieste giovedì 31 ottobre in aula al gup del Tribunale di Vibo Valentia, Antonio Di Matteo, dal pm Corrado Caputo nell’ambito dell’inchiesta sull’acquisto della nuova sede dell’Aterp di Vibo Valentia che nel luglio dello scorso anno aveva portato anche al sequestro di beni per 800mila euro. Fra le richieste di rinvio a giudizio, anche quella nei confronti di Pino Gentile, attuale vicepresidente del Consiglio regionale, indagato quale ex assessore regionale, di Domenico Pallaria, direttore generale della Regione Calabria, dell’ex commissario dell’Aterp di Vibo Valentia, Antonino Daffinà, di Vibo; del proprietario dell’immobile Nazzareno Guastalegname, imprenditore di Stefanaconi; Giuseppe Maria Romano, di Tropea, ex direttore generale dell’Aterp consigliere comunale di Tropea; Truffa aggravata, abuso d’ufficio in concorso, falsità ideologica e turbativa d’asta i reati, a vario titolo, contestati. L’udienza preliminare è stata fissata per il 10 maggio.
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