“Disposizioni in materia di trasparenza delle pratiche commerciali della filiera agrumicola e di elaborazione dei costi medi di produzione dei prodotti ortofrutticoli”. Questo l’oggetto di un disegno di legge che la senatrice Rosa Silvana Abate, capogruppo del M5S in commissione Agricoltura ha presentato, spiega, “per tutelare sia la filiera agricola sia il prezzo minimo dei prodotti ortofrutticoli”. L’Italia, dice, “è uno dei principali attori, nel Mediterraneo, per produzione di agrumi. In termini percentuali, le regioni maggiormente interessate dalla filiera agrumicola sono la Sicilia e la Calabria. L’80% delle superfici coltivate e il 65% delle aziende del settore, infatti, sono concentrate in queste regioni e le produzioni annuali sono caratterizzate da una forte variabilità a causa dei cambiamenti climatici e di problemi di tipo fitosanitario. Anche i prezzi risentono di una spiccata volatilità che si è amplificata nell’ultimo biennio, soprattutto per i prezzi all’origine. Nel 2018, poi, vi è stata una sensibile riduzione dei consumi a causa della minore offerta del prodotto nazionale e di questioni di natura qualitativa. Tali fattori hanno inciso negativamente sull’intero comparto, cagionando una perdurante crisi. Più in generale, il settore ortofrutticolo, segmento fondamentale dell’agricoltura italiana, risulta caratterizzato – spiega ancora – da stagionalità molto marcate, forti fluttuazioni dei prezzi e da un’elevata frammentazione produttiva. Elementi, questi, che limitano la capacità competitiva dell’ambito economico di riferimento e che pongono in difficoltà le aziende agricole, la cui redditività risulta negativamente influenzata da un appiattimento verso il basso dell’offerta per l’acquisto dei prodotti stessi”.
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