L’Italia “è ancora sulla soglia della crescita zero” e “rischia di cadere in recessione in caso di nuovi shock”. E’ il nuovo allarme lanciato dal Centro studi di Confindustria. Se fosse confermato il rialzo di Iva e accise, gli economisti stimano che il Pil rimarrà fermo sia quest’anno sia nel 2020, ma in caso contrario “crescerebbe dello 0,4%”. Per Confindustria, nonostante l’economia sia ferma da oltre un anno, i conti pubblici sono migliori “di quanto indicato nella NaDef”. Gli industriali chiedono quindi una svolta nel 2020 e propongono di ampliare la platea dei beneficiari del bonus di 80 euro ai lavoratori incipienti e di intervenire sull’Irpef allineando i primi due scaglioni. Nell’ultima nota mensile, intanto, l’Istat rileva un proseguimento della fase di debolezza economica. “Nel governo siamo fiduciosi sulla reazione della Commissione europea alla manovra di bilancio delineata nella Nadef” ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che ieri è intervenuto in Confindustria. “C’è un dialogo costante e la flessibilità che cerchiamo è nelle regole”, ha aggiunto il ministro.
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