La deputata del Movimento cinquestelle Elisabetta Barbuto ha presentato un’ interrogazione al minstro dell’Ambiente Sergio Costa e al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla “grave situazione” in cui versa la gestione dei rifiuti in Calabria con la richiesta di interventi per superare il cronico stato di emergenza in cui versa la regione. L’interrogazione prende le mosse dall’ordinanza n. 246 emanata dal presidente della Regione con la quale, “richiamando una presunta quanto discutibile situazione di emergenza ed in deroga alla normativa in materia”, ha autorizzato la società Sovreco a proseguire la coltivazione della discarica, sita in località Columbra del comune di Crotone, sino al 30 giugno 2020 ovvero sino al raggiungimento della volumetria di 120.000 tonnellate di rifiuti. A Columbra, secondo quanto previsto dell’ordinanza della Regione, saranno ospitati i rifiuti provenienti da tutta la Calabria, ciò a causa dei ritardi accumulati dai soggetti competenti nell’individuazione dei siti pubblici e nella realizzazione delle relative discariche.
Per Barbuto “non può trattarsi di situazione di eccezionale ed urgente gravità, ma di situazione ben nota e da tempo, all’assessorato alle politiche ambientali della Regione Calabria, come si evince chiaramente dal tenore della stessa ordinanza, che descrive la situazione delle discariche ubicate nella Regione ed i motivi che ne impediscono il loro utilizzo, a causa dei ritardi accumulati, a cui solo ora e all’ultimo momento si cerca di porre rimedio”. La deputata Cinquestelle spiega ancora che “l’autorizzazione concessa alla società Sovreco rappresenta essa stessa un’emergenza ambientale, atteso che la discarica privata di Columbra, tra l’altro ormai esaurita, avendo ospitato già oltre 2.000.000 di tonnellate di rifiuti, è ubicata nelle immediate vicinanze della città di Crotone ed in particolare della frazione Papanice, nonché a ridosso dei comuni di Cutro e Scandale, tanto che da tempo la cittadinanza ed i comitati che si sono formati ne chiedono l’immediata chiusura, a causa degli insopportabili e nauseabondi miasmi che ne promanano, penalizzando la qualità della vita degli abitanti tra i quali si registra, peraltro, una elevato incremento di decessi per patologie tumorali”.
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