REGGIO CALABRIA/ E’ stato presentato martedì mattina, a Palazzo Alvaro, lo step successivo del Piano Strategico della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Dopo l’audizione di tutti gli attori territoriali, attraverso i tavoli tematici, parte il programma di incontri che servirà a pianificare lo sviluppo del territorio della MetroCity. Il Sindaco Giuseppe Falcomatà, il consigliere delegato al settore Fabio Scionti, il dirigente metropolitano Pietro Foti, hanno illustrato alla stampa anche il progetto “Metropoli strategiche”, finanziato da Anci. Una serie di incontri sul territorio che coinvolgerà non solo i vertici istituzionali di tutti i Comuni ma anche associazioni, sindacati e cittadini. L’obiettivo del progetto è quello di accompagnare le Città Metropolitane nel processo di innovazione istituzionale e di sviluppo. “Metropoli strategiche” prevede di un approccio di co-progettazione, intesa come metodo di costruzione condivisa della strategia operativa che, come affermato dal Sindaco in conferenza stampa, “costituisce il modus operandi di questa amministrazione nella consapevolezza che, attraverso il percorso partecipato, si raggiungono i risultati in modo più celere ed efficiente, passando – ha spiegato Falcomatà – attraverso chi il territorio lo vive ogni giorno, in prima persona. Stiamo procedendo ad un mutamento nel modo di vedere l’assetto istituzionale del territorio dopo l’esordio non felicissimo delle Città Metropolitane, perché queste non diventino un’occasione persa ma siano opportunità di gestione diversa dei nostri territori, mettendo in campo le risorse per poter programmare e realizzare i risultati in modo veloce ed efficace. Stiamo procedendo – ha detto il sindaco – a chiedere al Ministro Boccia, al Ministro del Mezzogiorno Provenzano, e direttamente al Presidente del Consiglio dei Ministri Conte, il rifinanziamento di progetti e di fondi che hanno consentito in questi anni alle Metro City di respirare. Mi riferisco al PonMetro, ai Patti per il sud e ai Bandi Periferie, che ci hanno permesso di rimetterci in pari rispetto agli standard europei con strumenti di mobilità alternativi ed efficientamento energetico degli edifici, ma che sono stati calati dall’alto. Chiediamo che si insista su questi percorsi, ma chiediamo anche che ogni finanziamento sia diversificato di città in città, cosicché ognuno possa utilizzarli in base alle proprie caratteristiche e peculiarità. La pianificazione strategica – ha aggiunto Falcomatà – è una grande sfida che passa dalla gestione in forma associata dei servizi che ci renderà vera e propria comunità. Una gestione che valorizzi i centri del territorio comprendendone le differenze ed evitando, inoltre, che i Comuni meno virtuosi coinvolgano i più efficienti. Queste le sfide che ci siamo proposte”.
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