CROTONE. Il Tar del lazio ha respinto la richiesta di sospensione del provvedimento con il quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri–Dipartimento di Protezione Civile Nazionale non ha ritenuto sussistere i presupposti per la declaratoria dello stato di emergenza in riferimento agli eventi meteorologici del 15 novembre 2018 che colpirono il territorio crotonese, danneggiando diversi insediamenti produttivi. Lo rendono noto le aziende interessate ( Graziani Francesco srl, Metal Carpenteria srl, IRON Immobiliare srl, CARMET srl, Elettrica Sud srl e GardenLand) “tutte – spiega una nota – colpite e gravemente danneggiate”. Le ditte in questione “ritengono opportuno dare rilievo e diretta notizia dell’esito della discussione cautelare che si è tenuta il 14 settembre 2019 dinanzi alla Prima Sezione Quater del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, a seguito del Ricorso promosso dall’Avvocato Dell’Elce. “La decisione in sé – scrivono – non suscita eccessiva sorpresa, trattandosi di un provvedimento di segno negativo rispetto al quale il provvedimento di sospensione cautelare non assume un connotato tipico. In realtà – si aggiunge – la motivazione della decisione, sebbene succinta e provvisoria, indica con evidenza che la condotta del/degli Ente/i pare aver determinato l’epilogo negativo della procedura per il riconoscimento dello stato di emergenza. Vi si legge, invero, che il provvedimento non appare “incompleto od incoerente” (ad una prima delibazione sommaria) e soprattutto che non risulta dimostrata l’ inefficacia dei sopralluoghi, come predisposti”. Nella nota sui sottolinea che “la predisposizione dei sopralluoghi, la celebrazione di essi, la supervisione e la partecipazione tecnica sono state tutte attività compiute dai tecnici del dipartimento nazionale della Protezione Civile, unitamente a quelli regionali ed alle figure incaricate dal Comune di Crotone”.
redazione@giornaledicalabria.it