COSENZA. “Desidero con forza esprimere la mia vicinanza al sindaco di Longobucco e a tutta la comunità per le condizioni di isolamento in cui ancora si trova”. Lo afferma il consigliere regionale Mimmo Bevacqua. “A causa delle prolungate intemperie – aggiunge – verificatesi in questi giorni, la vecchia SS 177 è stata chiusa temporaneamente per caduta massi (e relativa messa in sicurezza), mentre la più assoluta incertezza si registra a proposito della nuova Sila-Mare, pressoché intransitabile per le numerose controversie vertenti da tempo in relazione alla sua gestione e manutenzione. Maltempo, piogge, frane e anche l’isolamento. Aggiungiamo che in simili condizioni versano tantissimi comuni montani e non. Condizioni che rischiano di fiaccare la volontà e spesso la testardaggine di quanti hanno deciso di continuare a vivere in realtà difficili ed isolate pur di difendere il proprio orgoglio di appartenenza, la propria identità e le proprie tradizioni. In tale umiliante contesto, credo che Longobucco assurga a buon diritto, al ruolo di Comune simbolo di mancanze reiterate e non più ulteriormente tollerabili”. “Avendone apprezzato – prosegue – l’impegno e l’interessamento negli anni passati, oggi rivolgo il mio appello al Compartimento Anas di Catanzaro e al Presidente della Regione Mario Oliverio, affinché egli, profondo conoscitore del territorio anche in ragione della sua precedente carica di Presidente della Provincia, assuma immediatamente un’iniziativa mirata ad affrontare e risolvere una volta per tutte quest’annoso problema. È dal 2009 che la SS 177 risulta intransitabile dalle ore 19.00 alle ore 07.00. Il che appare davvero insostenibile Quanto deve durare questa messa in sicurezza? E, soprattutto, cosa è stato fatto in questi 5 anni? È assolutamente necessario che l’Anas investa maggiormente in impegno e risorse; così com’è altresì auspicabile che l’Ente strade comunichi chiaramente gli interventi ancora necessari, unitamente al relativo cronoprogramma. La nuova Sila-Mare, a mesi di distanza dall’inaugurazione, ancora naviga fra onde perigliose di assoluta precarietà. A chi compete la gestione? A chi la manutenzione? Transitabile, intransitabile? Mah! E il ghiaccio e la neve la fanno da padroni”. “Credo – conclude – che dalla soluzione di problemi come questi dipenderà la nostra capacità di colmare il distacco oggi abissale che ci separa dai nostri concittadini e amministratori locali”.