CATANZARO. Nuovo sit-in di un gruppo di precari dell’azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro, che giovedì mattina è tornato a protestare contro il licenziamento notificato nei giorni scorsi nei loro confronti. La mobilitazione si sta tenendo nel piazzale di ingresso dell’ospedale di Catanzaro. Si tratta di lavoratori assunti a tempo determinato alcuni anni fa previa selezione pubblica ma che adesso non sono più in servizio a causa di un vincolo di legge che non ammette ulteriori proroghe dei loro contratti. Il licenziamento, al momento, riguarda una ventina di precari dell’azienda ospedaliera di Catanzaro, ma la vertenza coinvolge complessivamente oltre 200 tra medici, infermieri e Oss: i precari chiedono la stabilizzazione e la prosecuzione della loro attività presso il presidio catanzarese. Nell’odierno sit-in i lavoratori contestano soprattutto la presa di posizione della struttura commissariale, che ha già evidenziato l’impossibilità di una proroga del rapporto di lavoro a causa dei limiti imposti dalle norme attuali. Nei giorni scorsi altre proteste erano state organizzate dai precari dell’ospedale di Catanzaro davanti la sede della Regione e davanti la Prefettura di Catanzaro. Varie le riunioni tenute in questi giorni sulla vertenza tra la struttura commissariale di governo della sanità calabrese, Regione e sindacati, finalizzate a trovare una soluzione che scongiuri i licenziamenti ed eviti effetti negativi sull’erogazione dei servizi all’ospedale di Catanzaro, già evidenziati anche dal management dell’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”, ma queste riunioni finora hanno registrato un sostanziale nulla di fatto. Nella giornata di mercoledì, tra l’altro, al fin di affrontare l’attuale carenza di organico, il commissario della sanità calabrese, Saverio Cotticelli, ha inviato all’azienda ospedaliera di Catanzaro una comunicazione nella quale si prospetta un percorso che prevede lo scorrimento di graduatorie già esistenti da cui attingere per l’assunzione, per sei mesi, di alcuni idonei, ma questa misura non riguarda comunque i precari.
redazione@giornaledicalabria.it