“I tempi di intervento saranno rapidi, i più rapidi possibili, ovviamente nel pieno rispetto delle procedure”. Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, parlando con i giornalisti in occasione del tavolo tecnico all’Arpacal per fare il punto della situazione dopo l’incendio che nei giorni scorsi ha devastato la sede di Catanzaro dell’agenzia per l’ambiente, provocando danni alla struttura per circa 2 milioni di euro. Oliverio ha garantito il massimo impegno della Regione per la ripresa a pieno regime dell’attività dell’Arpacal. “L’Agenzia per l’ambiente – ha detto ancora il governatore – svolge un ruolo importantissimo. L’incendio, per fortuna non doloso com’è stato accertato, ha distrutto macchinari importanti per analisi delicate e quindi ha creato una situazione di disagio al quale si sta sopperendo utilizzando gli altri laboratori. Io voglio ringraziare innanzitutto il nuovo direttore generale dell’Arpacal, Pappaterra, al quale ho da poche settimane affidato il compito avendo un’esperienza significativa perché – ha sostenuto il governatore – l’Arpacal possa guardare al futuro e possa rafforzarsi, ringrazio il personale per la dedizione e i sacrifici per la loro attività di monitoraggio, consentendo di poter intervenire sulle criticità e di programmarli. In questi anni, infatti, grazie anche e soprattutto al supporto di Arpacal, abbiamo fatto buona parte di strada per quanto riguarda la depurazione: certo, ancora ci sono punti di criticità, ma – ha rilevato Oliverio – rispetto a qualche anno fa abbiamo un mare balenabile e bellissimo”. Il presidente della Regione ha poi aggiunto: “Non possiamo lasciare l’Arpacal in una condizione di handicap. Rispetto al danno che si è verificato, abbiamo bisogno di investire per mettere l’Arpacal nelle condizioni di poter svolgere pienamente e con efficacia la sua funzione di monitoraggio. I tempi di intervento saranno rapidi, i più rapidi possibili, naturalmente nel rispetto delle procedure: l’acquisto di macchinari infatti impegna somme importanti e quindi deve essere sottoposto a procedure di legge, quindi si tratta di attivare tutta la procedura perché si possa concludere nel più breve tempo possibile. La Regione – ha sostenuto Oliverio – non può privarsi di uno strumento come questo se vuole guardare al futuro”.
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