REGGIO CALABRIA. C’è un fermo per l’omicidio di Mariella Rota, uccisa martedì sera nella sua abitazione, attigua alla rivendita di tabacchi che gestiva da anni in una zona del centro di Reggio Calabria. Il fermato sarebbe un cittadino filippino di 43 anni, abituale cliente dell’esercizio commerciale della donna, uccisa con numerosi colpi di arma da taglio.
In meno di 24 ore la squadra mobile diretta dal primo dirigente Francesco Rattà ha chiuso il cerchio attorno all’uomo, che introdottosi nell’esercizio commerciale al momento della chiusura, ha aggredito con una mannaia la donna, commettendo un omicidio che gli inquirenti ritengono premeditato, atteso che aveva portato con sé l’arma e dei vestiti di ricambio. Dai primi accertamenti, il movente sembra riconducibile a sentimenti di vendetta: l’uomo, ludopatico, riteneva la vittima responsabile delle sue perdite economiche. In particolare, fondamentale è risultata la visione delle immagini della videosorveglianza del locale commerciale e dei sistemi di videosorveglianza della zona, acquisite immediatamente dopo il delitto.
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