CATANZARO. “Ancora una volta il personale di Polizia penitenziaria si è distinto per la tempestività dell’intervento che ha permesso di salvare la vita ad un detenuto extracomunitario, che nella cella ha tentato il suicidio due giorni fa”. La evidenziano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale, citando il caso verificatosi nella Casa Circondariale di Catanzaro. “L’uomo – aggiungono – è stato salvato solo grazie alla prontezza del personale in servizio ed in particolare dell’assistente capo addetto al reparto detentivo che, per sorreggere il detenuto, si è procurato una lesione alla spalla con una prognosi di 15 giorni. Chiediamo che l’Amministrazione avvii le procedure per il riconoscimento di una ricompensa al personale del Corpo che ha permesso il salvataggio del detenuto. Ciò mette in evidenza ancora una volta le difficoltà operative e le criticità in cui si trova ad operare il personale di Polizia Penitenziaria della Calabria e di tutta l’Italia che, a fronte del continuo e costante aumento di detenuti, ormai oltre le 60 mila unità, registra consistenti carenze di organico. Nella casa circondariale Ugo Caridi di Catanzaro al 30 giugno scorso erano presenti 685 detenuti di cui 170 stranieri”.
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