CATANZARO. “Il decreto Reggio si trasformi in legge per la Calabria”. Lo chiede il Movimento Civico Indipendente “Catanzaronelcuore” che si rivolge al presidente della Regione, Mario Oliverio. “Lei saprà certamente – scrive il movimento – che è trascorso oltre un quarto di secolo da quando, nel remoto 1989, il Governo ed il Parlamento italiani decisero di emanare il Decreto Reggio. A quell’epoca, quella città era dilaniata da una sanguinosa guerra di ‘ndrangheta, attentati al settore produttivo e infiltrazioni nel mondo della politica. E fu proprio la politica di allora che si prodigò per l’adozione di quel Decreto che – nel dichiarare di preminente interesse nazionale oltre che urgenti ed indifferibili gli interventi volti al risanamento e allo sviluppo dell’area urbana di Reggio Calabria – convogliava un fiume di risorse finanziarie pubbliche nella disponibilità degli amministratori reggini. I capitali messi a disposizione di una sola città – scrive CatanzaroNelCuore- erano davvero ingenti, considerato che il solo stanziamento iniziale, rimpinguato più volte con altri strumenti finanziari dello Stato, ammontava a seicento miliardi di lire (trecento milioni di euro). Quanto si sia rivelato errato quel modus operandi è ormai un dato acquisito, e sebbene rifiutiamo qualsiasi illazione sul merito che il Decreto abbia potuto avere nel mettere d’accordo le famiglie ‘ndranghetiste allettate dal denaro pubblico che affluiva nelle casse reggine, non possiamo non evidenziare – scrive Cnc – come il risultato di venticinque anni di vigenza di tale misura particolare di finanziamento ci consegni un Comune, quello del “famoso” modello Reggio, con un deficit di quasi duecento milioni di euro”. “Se – continua la nota – dopo venticinque anni di cospicui finanziamenti ancora oggi l’attuale sindaco Falcomatà, dando notizia di un suo imminente incontro con il Presidente del Consiglio Renzi, dichiara pubblicamente che “il decreto Reggio è quel serbatoio economico che ci consente di riqualificare una città e di far partire tutte quelle infrastrutture che servono”, si ha l’ulteriore prova di come certa politica guardi solamente al proprio orticello, nonostante il cattivo uso finora fatto del denaro pubblico. E allora, caro Presidente Oliverio, – esorta Cnc – dia seguito alle sue dichiarazioni e si batta presso il Governo Renzi affinchè il Decreto Reggio sia cancellato per poi trasformarsi in una più opportuna Legge Calabria rivolta non già ad un solo territorio bensì a tutti quelli della nostra regione, nella quale – sono sempre sue parole – “la disoccupazione ha raggiunto livelli preoccupanti, il reddito pro capite è all’ultimo posto, la povertà si è allargata nell’ultimo anno di oltre il 30%, lo stato dei servizi, a partire dalla sanità e dalla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, è in una condizione di grave difficoltà e i rifiuti, in particolare, rappresentano un’emergenza strutturale””.