Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Unindustria Calabria: “Con il decreto sanità a rischio 1.000 posti”

Unindustria Calabria: “Con il decreto sanità a rischio 1.000 posti”

Il presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca, ha inviato una nota ai senatori eletti nella regione con la quale evidenzia una serie di criticità circa il cosiddetto “Decreto Sanità Calabria” prima che avvenga l’esame in aula. “Su istanza di numerose imprese associate e del Consiglio Direttivo della Sezione Sanità di Unindustria Calabria”, il presidente degli industriali calabresi segnala l’articolo del decreto “che prevede la possibilità, da parte dei commissari, di poter dichiarare il dissesto finanziario di un Ente del Servizio Sanitario Regionale con conseguente nomina di un terzo commissario liquidatore. L’ente interessato – osserva – verrebbe sottoposto a due gestioni differenti: una corrente, sgravata da ogni debito ed affidata ad un commissario straordinario, l’altra ad un commissario liquidatore che avrà il solo compito di quantificare e trasferire nel “fallimento” tutti i debiti rilevati. Tutto ciò – sottolinea Mazzuca – rischia di determinare una situazione paradossale a danno dei creditori che non avranno più modo di recuperare le loro legittime spettanze maturate. Allo stato dei fatti, appare uno scenario tragicamente inevitabile, considerato che questa sembra essere la linea del Governo, che è stata già prevista la nomina dei commissari liquidatori, che tutti gli emendamenti tesi a prevenire queste criticità sono stati bocciati e che nessuna  indicazione viene riportata nel Decreto su come, da chi e quando questi crediti potrebbero essere onorati”.

redazione@giornaledicalabria.it

 

desk desk