“Tutto confermato. La soppressione di diversi bus sostitutivi lungo la linea ferroviaria ionica, già povera di treni, è una drammatica certezza. Lo attestano le proteste dei pendolari lasciati a piedi ed anche le reazioni di quelle forze politiche che, all’inizio della vicenda, avevano bollato come bufala la questione”. E’ quanto si afferma in una nota del consigliere regionale Gianluca Gallo. “Finalmente anche il M5S, forza di Governo e nella Sibaritide rappresentata da diversi parlamentari, prende coscienza della situazione”, aggiunge il capogruppo della Cdl, che “per primo, già a fine maggio – è detto in un comunicato – aveva denunciato il caso”. “Meglio tardi che mai – prosegue -. Certo, sarebbe il caso che qualche esponente pentastellata chiedesse scusa ai calabresi, più che a me, per aver trascurato le segnalazioni lanciate settimane fa, ritenendole fake news. L’importante, adesso, è ricercare soluzioni. Ormai chiare ed evidenti sono le responsabilità della giunta regionale e del centrosinistra, che ha scelto di isolare completamente la Sibaritide dal resto d’Italia in piena estate, lasciando a piedi, oltre ai pendolari, anche i turisti, è altrettanto pacifico che le colpe di Oliverio non devono essere utilizzate come alibi per ciò che non si sta facendo a Roma. Da tempo la Sibaritide ha avanzato rivendicazioni chiare: il ripristino dell’Ic notte da e per Milano, peraltro senza alcun costo aggiuntivo, come pure l’introduzione di collegamenti da e per l’aeroporto di Lamezia: si tratta, in questo caso, di misure ed iniziative che, al pari della previsione di un Frecciargento da e per Roma devono trovare condivisione e spinta da parte del Ministero dei Trasporti, retto da un ministro del M5S che nel corso delle sue recenti visite in Calabria non ha mancato di fornire rassicurazioni e di assumere impegni fin qui però disattesi”. “Già in occasione della prossima seduta del Consiglio regionale – conclude Gallo – chiederò conto alla giunta dell’ennesima decisione mortificante per la Sibaritide. Al tempo stesso, insisto perché dal Governo, ed in particolare dal Mit, arrivino presto risposte chiare e concrete, anche quanto alla tempistica, circa la rivitalizzazione del trasporto ferroviario lungo la tratta Sibari-Taranto”.
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