La guardia di finanza di Reggio Calabria ha sequestrato beni immobiliari e finanziari per oltre 13 mln di euro ad un imprenditore della provincia ritenuto colluso con clan malavitosi. All’operazione ha partecipato il servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, con il coordinamento della Dda reggina. Il patrimonio è intestato o riconducibile a Carmelo Sposato, 45 anni, imprenditore edile nel settore pubblico e privato, già assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo del comune di Taurianova, indiziato, si legge nella nota della gdf, di “intraneità al gruppo mafioso ‘Sposato-Tallarida’, operante in Taurianova e zone limitrofe”. Il nome di Sposato era emerso nell’ambito dell’operazione ‘Terramara Closed’ di dicembre 2017, che aveva portato all’esecuzione di 47 provvedimenti restrittivi personali. Attraverso la ricostruzione degli ultimi venti anni di attività, la guardia di finanza ha evidenziato una ingiustificata differenza tra il reddito dichiarato ai fini delle imposte sui redditi e il patrimonio posseduto, anche per interposta persona. Le indagini hanno messo in risalto la sproporzione esistente tra il profilo reddituale e quello patrimoniale e la “contiguità funzionale mediante comportamenti fattivi in favore della cosca. Da qui l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro dell’intero patrimonio riconducibile a Carmelo Sposato e al suo nucleo familiare, costituito da 4 imprese-società commerciali, quote societarie, fabbricati e terreni, situati nelle province di Rieti e Pesaro, disponibilità finanziarie.