“Al netto delle indagini mi corre l’obbligo di ribadire che il Partito Democratico, in occasione della sfiducia a Mario Occhiuto, ha agito esclusivamente sulla base di valutazioni politiche”. Lo afferma in una nota il segretario della Federazione di Cosenza del Pd Luigi Guglielmelli in relazione alle dimissioni dei consiglieri comunali di Cosenza che nel 2016 portarono alla decadenza del sindaco forzista Mario Occhiuto, poi rieletto alle amministrative successive. Episodio per il quale la Procura di Catanzaro ha indagato, per traffico di influenze illecite, il presidente della Regione Mario Oliverio, l’ex consigliere regionale Nicola Adamo e l’ex consigliere regionale Luigi Incarnato, oltre all’allora presidente di centrodestra del Consiglio comunale Luca Morrone, quest’ultimo per corruzione. “Innanzitutto – prosegue Guglielmelli – era nostra intenzione provare a disarticolare la maggioranza di centrodestra ed indebolirla in vista delle imminenti elezioni comunali. La seconda ben più importante era la necessità di tornare a votare alla Provincia di Cosenza e provare a vincere le elezioni, rovinosamente perse due anni prima. Spero sia noto a tutti che con la riforma Delrio non esiste uno strumento consiliare per sfiduciare il Presidente della Provincia e che l’unico modo per interrompere il mandato quadriennale è quello che il Presidente decada dalla carica di Sindaco (solo i Sindaci possono ricoprire il ruolo di Presidente della Provincia).”