“Oramai, è diventata una prassi costante e sistematica da parte del Governo Conte- presentare decreti legge, ingolfando i lavori parlamentari e determinando una sostanziale sostituzione e ingerenza da parte del Governo in una funzione e in una competenza che, per Costituzione, spetta al Parlamento”. Lo ha detto la parlamentare Wanda Ferro intervenuta mercoledì mattina in aula alla Camera, a nome del gruppo di Fratelli di Italia, per associarsi alla questione pregiudiziale presentata dai colleghi di Forza Italia sulla Conversione in legge del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 35, recante misure emergenziali per il servizio sanitario della regione Calabria e altre misure urgenti in materia sanitaria, il cosiddetto “decreto Calabria”. “Ogni volta – ha aggiunto – il Governo, i cui rappresentanti in Parlamento nelle precedenti legislature hanno sempre stigmatizzato l’uso improprio della normazione d’urgenza, ravvisa i presupposti previsti dall’art. 77 della Costituzione. Anche in questa occasione. La straordinaria necessità e urgenza si concretizza, questa volta, a parere del Governo, nell’esigenza di tutelare i livelli essenziali di assistenza (LEA) nonché nella necessità di garantire il fondamentale diritto alla salute mediante la risoluzione delle gravi inadempienze amministrative e gestionali nonché nel mancato rispetto degli obiettivi economico-finanziari previsti. Tutte motivazioni valide, se non fosse che il decreto legge, in realtà, non interviene su questi argomenti, ma rappresenta un modo, peraltro neanche troppo velato, per assumere il controllo delle strutture sanitarie calabresi senza porre alcuna attenzione, invece, all’interesse dei cittadini calabresi e della loro salute”.“La sanità calabrese – ha affermato Wanda Ferro – per quanto possa immaginare il ministro della Salute Grillo, che ha co-proposto questo decreto legge, non ha bisogno di nuovi ‘salvatori della Patria’. Troppi ne abbiamo visti e conosciuti nel corso degli ultimi anni. La sanità calabrese, infatti, è commissariata dal Governo nazionale da moltissimo tempo con effetti distorsivi che ricadono su tutti i pazienti. Non credo, inoltre, che i nuovi commissari straordinari, provenienti da altri contesti professionali e profumatamente pagati, potranno fare molto. Ricordo – ha aggiunto – anche le battaglie che il Movimento Cinque Stelle durante i precedenti governi Pd ha fatto contro il commissariamento in Calabria, mentre oggi che i grillini sono al governo rafforzano i poteri del commissario”.