“La doppia preferenza di genere è un fatto di democrazia irrinunciabile per una regione nella quale nella storia del regionalismo calabrese la percentuale di presenza femminile si attesta a un misero 2%”. Lo ha affermato il capogruppo di ‘Calabria in Rete’ in Consiglio regionale, Flora Sculco, parlando con i giornalisti nella sede della Regione a margine di un’iniziativa promossa per rilanciare il tema della doppia preferenza di genere dopo il no dell’Assemblea legislativa calabrese alla proposta di legge. “Fino alla fine – ha aggiunto la Sculco – ho sperato e auspicato che il Consiglio regionale giungesse a miti consigli e che ogni collega responsabilmente votasse secondo coscienza, così non è stato. L’esito è stato veramente deludente, anche il voto di astensione è stato un camuffamento rispetto a un voto contrario per evitare la classica figuraccia. A me – ha aggiunto – dispiace molto, ho provato sentimenti di delusione ne amarezza, ma non di sconfitta. Ecco perché oggi ho voluto convocare con immediatezza questo incontro, ritenendo necessario far sentire la voce, numerosa, delle donne e degli uomini calabresi al Consiglio regionale per l’approvazione di questa proposta di legge, che dev’essere approvata perché qualifica e amplia la partecipazione democratica delle donne alla vita della nostra regione, è un desiderio che non può essere disatteso e che va oltre i convincimenti di ognuno di noi. I consiglieri regionali – ha ricordato il capogruppo di ‘Calabria in Rete’ – non siedono tra quei banchi per rappresentare loro stessi ma per rappresentare il popolo calabrese, che ha avanzato tante richieste, tra queste la doppia preferenza di genere. E noi non possiamo disattendere questa volontà e questo desiderio”.