L’assessore regionale alle infrastrutture Roberto Musmanno ha presieduto un incontro con il Gestore dei Servizi Energetici – GSE (Società del Ministero dell’economia e delle finanze) sulle opportunità offerte dal “Conto termico” agli Enti locali. All’iniziativa che si è svolta ieri nella sala verde della Cittadella regionale, a Catanzaro, sono intervenuti – comunica l’ufficio stampa della Giunta – i dirigenti della Regione Calabria Maria Rosaria Mesiano, del settore politiche energetiche ed efficienza energetica, e Giuseppe Iiritano del settore lavori pubblici, la responsabile GSE Emanuela Testa, Pasquale Cioffi della task force Edilizia Scolastica dell’Agenzia per la coesione territoriale. L’assessore Musmanno ha messo in evidenza “l’importanza dell’evento e di altri promossi dalla Regione rivolti ai rappresentanti degli Enti locali per facilitare la partecipazione ai numerosi bandi pubblicati per l’adeguamento sismico e ambientale degli edifici pubblici, con particolare interesse per quelli scolastici”. Musmanno ha poi richiamato l’attenzione sul Piano triennale dell’edilizia scolastica 2019 attualmente in corso. “Un altro importante impegno della Regione – ha detto – per migliorare la sicurezza e la qualità ambientale degli edifici scolastici sul territorio calabrese. Il successo del Piano – ha rimarcato inoltre l’esponente della Giunta Oliverio – dipende principalmente dalla partecipazione di tutti gli attori coinvolti, in primo luogo degli Enti Locali”. Sui dettagli tecnici riguardo le modalità per l’accesso al Conto termico si è soffermata Emanuela Testa, la quale ha parlato dei tratti distintivi del fondo, specificando che “si tratta di un contributo a fondo perduto, con dotazione di risorse per la Pubblica amministrazione ed è coerente con gli obiettivi di miglioramento dell’edilizia scolastica. Per accedere al Conto termico – ha spiegato – gli Enti locali dovranno soddisfare alcuni parametri: caratteristiche tecniche dell’edificio, gli interventi devono riguardare l’involucro e il valore dell’incentivo è variabile con un focus specifico per gli edifici a energia quasi zero (NZEB). Tutte le spese sostenute per la realizzazione dell’efficientamento dell’edificio sono ammissibili e i requisiti degli interventi devono essere mantenuti per cinque anni”.